Unioni civili, 450 giuristi per la stepchild adoption

Cresce il numero delle adesioni all’appello. Fino a tre giorni fa erano 230. L’iniziativa nel mirino di “Avvenire”

di GIOVANNA CASADIO

 

140541676-af7c45e0-ea8e-4141-84d4-3a347e57bcbdROMA –  Le firme all’appello dei giuristi per la stepchild adoption, l’adozione del figlio del partner nelle coppie gay, sono salite a 450, solo tre giorni fa erano 230. Oltre a  Magistratura democratica e, tra gli altri, all’ex procuratore di Milano, Edmondo Bruti Liberati, al capo del Tribunale dei minori di Bologna, Giuseppe Spadaro, a Melita Cavallo, Livio Pepino, Vladimiro Zagrebelsky si sono aggiunte ora le adesioni di Annamaria Bernardini De Pace, Luigi Ferrajoli, del presidente dell’Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori (Aiaf), Alessandro Sartori.

Nel documento i giuristi pro unioni civili ricordano che in ballo c’è la tutela dei bambini; “Queste bambine e questi bambini esistono e il riconoscimento giuridico della relazione anche nei confronti dell’altro genitore assicura al bambino i diritti di cura, di mantenimento, ereditari ed evita conseguenze drammatiche in caso di separazione o intervenuta incapacità o morte del genitore biologico”. L’appello laico è finito nel mirino di “Avvenire”, il quotidiano dei vescovi, che sottolinea come nei sondaggi “le simil nozze non convincano gli italiani e ancor meno le adozioni”.  E un gruppo di giuristi cattolici ha infatti dato il via a un appello contro il disegno di legge sulle unioni civili che porta il nome della prima firmataria la dem Monica Cirinnà.

Nel rush finale in vista della discussione nell’aula del Senato (che è slittata dal 26 al 28 di gennaio, tra le polemiche delle opposizioni), i fronti opposti si agguerriscono. La battaglia si trasferisce nel paese, dove sono annunciate la piazza laica delle Famiglie arcobaleno e altre associazioni gay per il 23 in tutt’Italia. Mentre la piazza cattolica del Family day è convocata per il 30 a Roma.

Fonte: R.it

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