1934-1992
L’unicorno nero è senza pace
l’unicorno nero è implacabile
l’unicorno nero non è
libero.
Ci sono unicorni rainbow e ci sono unicorni neri. Audre Lorde è stata una di quelle potenze che niente e nessuno può placare. Quando si unisce a Edwin Rollins, bianco e gay e quando nascono i suoi due figli, Audre comprende che non vuole rinunciare alla sua omosessualità: una volta divorziata, sarà una mamma fieramente lesbica.
Neanche il tumore al seno che la la obbligò a una mastectomia la placò. Mai vittima, sempre ribelle. Aveva compreso ben presto che sarebbe stata diversa – come diceva – in ogni comunità cui fosse appartenuta: nera tra le donne, lesbica tra le nere, malata tra le sane. Aveva compreso che non c’è diritto se non ci si emancipa da ogni discriminazione, da ogni pregiudizio – sia la blackness, il lesbismo o la malattia.
Aveva capito infine che silenzio = morte e per questo scriveva le sue meravigliose poesie.