1952 – 2021
Si chiamava così sua nonna, Bell Hooks (lei però in minuscolo!).
Nata tra operaie ed operai neri (e quindi segregati – sono gli anni Sessanta), bell hooks si chiede : Non sono una donna? (Ain’t I a Woman?). Prima di lei lo chiedeva Sojourner Truth, una schiava nera che sarebbe diventata poi – una volta liberata – la Spartachessa del movimento antischiavista. Ben prima che apparisse qualcosa come l’intersezionalità, bell hooks comprende che per liberarsi del suprematismo bianco-capitalista del patriacato le donne non si può dividere la lotta al sessismo da quella al razzismo – doppiamente vissute dalle donne nere. Sono anni in cui il femminismo disprezza le questioni legate alla “razza” e bell hooks decide che non è più tempo di essere o donna o nera. Lo rivendica fieramente di contro ai movimenti di liberazione del Black power, non meno patriarcali e .non meno machisti. In quegli anni, bell hooks ha avuto il coraggio di dire:
Fintantoché le donne usano il potere della classe e della razza per dominare altre donne, la sorellanza femminista non potrà essere realizzata appieno.
bell hooks è stata la testimonianza che si può essere donne, nere e povere ed emanciparsi al contempo sia dall’oppressione sessista e maschilista del patriarcato sia dall’oppressione razzista.